Nel giorno di San Giovanni della Croce, il 14 dicembre 2022, “Per chi la vive in prima persona, la scuola vuol dire sperimentare la fatica e la bellezza, ma anche cogliere bisogni educativi immensi” così ci ha detto il Cardinale Matteo Zuppi. E sappiamo a coloro ai quali si riferisce: studenti abbandonati, soli, deboli, fragili, impauriti.
Don Stefano Zangarini, vicario della testimonianza del mondo, ci ha ricordato Giovanni della Croce: nei suoi scritti afferma che la strada per “accedere alla sapienza divina deve passare dalla porta della croce”. E sappiamo che le cose importanti si raggiungono con una ricerca continua e la disponibilità a camminare anche nel buio. E nell’attesa paziente. Un altro Giovanni, il Battista, di cui si è letto durante il vangelo, testimonia a noi insegnanti che a volte le certezze vacillano. Infatti, Giovanni vede che Gesù non risponde alle sue aspettative: quest’uomo si intratteneva con i poveri chiamandoli beati, predicava la misericordia… Ecco, ogni insegnante può sentire Giovanni Battista vicino, lasciandosi interpellare ogni giorno, sapendo che la verità non la possediamo una volta per tutte. Perché è fondamentale imparare a fidarci e affidarci. La realtà è superiore all’ideologia e la verità ci viene incontro con i fatti. Facciamo che la nostra esperienza educativa sia sempre un incontro.
È stato bello anche ringraziare chi ha insegnato per tanto tempo ed è ora vicino alla pensione o vi è andato di recente. Era visibile l’emozione di chi ha ricevuto le personali congratulazioni dall’Arcivescovo e dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Bruno Di Palma, che ha accolto l’invito a partecipare alla celebrazione. Erano una ventina tra insegnanti di regione cattolica e insegnanti delle scuole cattoliche. Tutti hanno ricevuto un’icona della Madonna di San Luca e un buono della Petroniana viaggi. E il nostro Grazie per il servizio e il dono delle loro persone.